Alle ore 12 di Sabato diedero i reali valori delle radiazioni, che allora stava ormai superando i 1000 mR.
Alle ore 12 del giorno seguente, Pryp"jat venne evacuata in meno di tre ore con i bus che formavano una colonna di oltre 15 Km e rimasero a Pryp"jat solo le persone ritenute indispensabili.
Il luogo dove venne prestato primo soccorso ai vigili del fuoco e ai lavoratori della centrale che intervennero sulla scena dl disastro è il MC4-126, il complesso dell'ospedale diviso in diversi edifici, nel quale ad oggi nel seminterrato vi sono ancora gli indumenti e gli effetti personali dei pompieri; ad oggi rimane il posto più inquietante e più radioattivo di Pryp"jat, raggiungendo i 2000 mR.
Si dice che gli occhi marroni del tenente Vladimir Pravik, componente della prima squadra che arivò sul posto per spegnere l'incendio, divennero blu a causa dalle radiazioni.
I pazienti provenenti dalla centrale, furono trasportati in elicottero all'ospedale n.6 di Mosca, ma morirono tutti, furono seppelliti al cimitero Mitino a Mosca (uno dei più famosi).
Dovettero mettere i corpi in bare di acciaio ricoperte da un grande quantitativo di cemento, perchè i corpi essendo radioattivi avrebbero potuto irradiare da sotto il terreno.
Ad oggi la città di Pryp"jat è sotto il controllo di reparti speciali dell'esercito, vi è un check-point è vietato entrare all'interno della città se non con previa autorizzazione, ed inoltre è vietato entrare all'interno delle abitazioni in quanto sono pericolanti
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