L'uomo divenne famoso, per il suo gesto solidale nella seconda guerra mondiale, che permise di salvare 1100 Ebrei dalla Shoa.
Utilizzò il pretesto di impiegarli come lavoratori nella produzione bellica.
La fabbrica chiuse nel 1944 con l'avanzata dell'armata rossa ormai alle porte di Cracovia, cosi spostò i 1100 lavoratori alla fabbrica Brunnlitz in Cecoslovacchia.
Ad oggi la fabbrica ha lasciato spazio al museo dove vengono esposte la mostra permanente, che racconta degli ultimi anni dell'occupazione e la mostra temporanea.
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