Minsk (in bielorusso: Мінск o Менск; in russo: Минск) è la capitale e principale città della Bielorussia (1.921.861 abitanti al 2014) e sede della Comunità degli Stati Indipendenti. È anche il capoluogo della voblasc' omonima (Regione di Minsk) dalla quale è extraterritoriale, costituendosi come un'entità autonoma.
La città di Minsk si trova sul versante sud-orientale dei Colli di Minsk, una regione collinare che va dal sud-ovest,corso superiore del fiume Nioman, al nord-est, fino al lago Lukomskaye. L'altitudine media sul livello del mare è di 220 metri. La geografia fisica di Minsk è stata modellata nel corso delle ultime due ere glaciali. Il fiume Svislach, che attraversa la città da nord-ovest a sud-est, scorre nel Urstromtal, antica valle scavata dalle acque di fusione dei ghiacciai alla fine dell'ultima era glaciale. Entro i limiti urbani della città scorrono altri sei corsi più piccoli, tutti parte del bacino del Mar Nero.
Minsk sorge nella zona di boschi misti, tipici della maggior parte della Bielorussia. Pinete e boschi misti delimitano i confini della città, soprattutto nel nord e nell'est. Alcune delle foreste sono state conservate come parchi cittadini a man mano che la città si espandeva.
L'area urbana di Minsk non conta grossi centri conurbati, i maggiori dei quali non superano i 15.000 abitanti, tra i quali i principali Fanipal', Zaslawye ed i villaggi urbani di Mačulishi e Rudensk.
La leggenda vuole che un gigante di nome Menesk o Mincz avesse un mulino sulle rive del fiume vicino alla città. Egli macinava le pietre per fare il pane con cui nutrire i suoi guerrieri. Il nome "Minsk", noto anche come Mensk in bielorusso, deriva più probabilmente dalla parola мена (miena, "baratto" in italiano), basato sulla lunga storia di commerci della città.
Attorno al X secolo, il principe Rahvalod (Ragnvald in norvegese, scritto anche Rogvold, Rogvolod), di origine vichinga, governò il principato di Polock, che comprendeva Minsk. La prima menzione scritta di Minsk risale al 1066, ed è correlata alle lotte dinastiche tra il principato di Polock e quello di Kiev. In seguito Minsk cadde sotto l'influenza del Granducato di Lituania, che in seguito divenne parte della Confederazione polacco-lituana.
Nel 1655 Minsk venne conquistata dallo Zar Alessio di Russia. Con Giovanni II Casimiro di Polonia (1648-1668) la città tornò a far parte della Confederazione polacco-lituana, come capoluogo del palatinato omonimo. Nel 1795, in seguito alla terza spartizione della Polonia la città venne nuovamente annessa all'Impero russo, diventando il capoluogo del governatorato omonimo.
Fra il 1919 e il 1920 la città fu controllata dalla Seconda Repubblica di Polonia, nel corso della Guerra russo-polacca. Successivamente venne ceduta all'Unione Sovietica in base ai termini della Pace di Riga, e divenne la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, una delle repubbliche costituenti l'Unione Sovietica (per un breve periodo, nel 1919, fu capitale anche della Repubblica Socialista Sovietica Lituano-Bielorussa).
L'area di Minsk divenne un centro del movimento partigiano russo dietro le linee nemiche, durante la grande guerra patriottica, e perciò a Minsk venne attribuito il titolo di Città eroina nel 1974. Durante la guerra la città venne quasi completamente distrutta e solo pochi edifici storici sono rimasti. Il Ghetto di Minsk è stato evacuatio sotto la guida dell'Ufficiale dell'SD, e Agente della Gestapo, Adolf Rube, che faceva parte dell'Einsatzgruppe B.
Dal 1991 la città è la capitale dello stato indipendente bielorusso.
La città di Minsk si trova sul versante sud-orientale dei Colli di Minsk, una regione collinare che va dal sud-ovest,corso superiore del fiume Nioman, al nord-est, fino al lago Lukomskaye. L'altitudine media sul livello del mare è di 220 metri. La geografia fisica di Minsk è stata modellata nel corso delle ultime due ere glaciali. Il fiume Svislach, che attraversa la città da nord-ovest a sud-est, scorre nel Urstromtal, antica valle scavata dalle acque di fusione dei ghiacciai alla fine dell'ultima era glaciale. Entro i limiti urbani della città scorrono altri sei corsi più piccoli, tutti parte del bacino del Mar Nero.
Minsk sorge nella zona di boschi misti, tipici della maggior parte della Bielorussia. Pinete e boschi misti delimitano i confini della città, soprattutto nel nord e nell'est. Alcune delle foreste sono state conservate come parchi cittadini a man mano che la città si espandeva.
L'area urbana di Minsk non conta grossi centri conurbati, i maggiori dei quali non superano i 15.000 abitanti, tra i quali i principali Fanipal', Zaslawye ed i villaggi urbani di Mačulishi e Rudensk.
La leggenda vuole che un gigante di nome Menesk o Mincz avesse un mulino sulle rive del fiume vicino alla città. Egli macinava le pietre per fare il pane con cui nutrire i suoi guerrieri. Il nome "Minsk", noto anche come Mensk in bielorusso, deriva più probabilmente dalla parola мена (miena, "baratto" in italiano), basato sulla lunga storia di commerci della città.
Attorno al X secolo, il principe Rahvalod (Ragnvald in norvegese, scritto anche Rogvold, Rogvolod), di origine vichinga, governò il principato di Polock, che comprendeva Minsk. La prima menzione scritta di Minsk risale al 1066, ed è correlata alle lotte dinastiche tra il principato di Polock e quello di Kiev. In seguito Minsk cadde sotto l'influenza del Granducato di Lituania, che in seguito divenne parte della Confederazione polacco-lituana.
Nel 1655 Minsk venne conquistata dallo Zar Alessio di Russia. Con Giovanni II Casimiro di Polonia (1648-1668) la città tornò a far parte della Confederazione polacco-lituana, come capoluogo del palatinato omonimo. Nel 1795, in seguito alla terza spartizione della Polonia la città venne nuovamente annessa all'Impero russo, diventando il capoluogo del governatorato omonimo.
Fra il 1919 e il 1920 la città fu controllata dalla Seconda Repubblica di Polonia, nel corso della Guerra russo-polacca. Successivamente venne ceduta all'Unione Sovietica in base ai termini della Pace di Riga, e divenne la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, una delle repubbliche costituenti l'Unione Sovietica (per un breve periodo, nel 1919, fu capitale anche della Repubblica Socialista Sovietica Lituano-Bielorussa).
L'area di Minsk divenne un centro del movimento partigiano russo dietro le linee nemiche, durante la grande guerra patriottica, e perciò a Minsk venne attribuito il titolo di Città eroina nel 1974. Durante la guerra la città venne quasi completamente distrutta e solo pochi edifici storici sono rimasti. Il Ghetto di Minsk è stato evacuatio sotto la guida dell'Ufficiale dell'SD, e Agente della Gestapo, Adolf Rube, che faceva parte dell'Einsatzgruppe B.
Dal 1991 la città è la capitale dello stato indipendente bielorusso.
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